Villa del Direttore
Progetto e direzione dei lavori di restauro della Villa del Direttore, l’edificio residenziale più rappresentativo della Colonia Penale di Tramariglio, oggi sede del Parco Naturale di Porto Conte
COLLEGAMENTI ESTERNI
Sita lungo la strada che si sviluppa seguendo la linea di costa, la “Villa del Direttore” è la prima, in ordine di distanza, dalla Diramazione Centrale, oggi sede principale del Parco Naturale di Porto Conte. L’edificio residenziale più rappresentativo della Colonia Penale di Tramariglio, rappresenta una delle prove più interessanti del progettista, Arturo Miraglia, che in quest’opera applica tutto il suo repertorio stilistico. Immersa in un ampio giardino, col quale si confronta attraverso un sistema di terrazze, pergole e piccoli dislivelli, è caratterizzata da una disposizione planimetrica asimmetrica ed una composizione volumetrica articolata in elementi di diverse altezze con ampie verande e grandi finestre.
Le murature in elevazione perimetrali e di spina, dello spessore di 50 cm, sono realizzate in pietra calcarea del luogo, mentre gli elementi divisori interni, dello spessore di 10 cm, intonaco compreso, sono in mattoni forati. Le coperture sono piane con solai di tipo misto, cemento armato e laterizio. I pavimenti, posati sopra un vespaio di pietrame a secco assestato a mano, sono realizzati in marmette di graniglia unicolore allettate a cemento con sottostante massetto di malta comune misto a scaglie di pietrame. Gli intonaci interni, di tipo civile con malta comune, sono lisciati con un leggero strato di malta fine applicata a frattazzo fino ad ottenere superfici lisce e senza ondulazioni, mentre quelli esterni, di tipo rustico, presentano parti lisciate alternate ad altre con finitura a grana grossa.
Al suo interno gli ambienti, prima dell’adeguamento, risultavano composti dai seguenti locali: (1) ingresso 9,40 mq, (2) soggiorno 40,17 mq, (3) disimpegno 7,51mq, (4) cucina 14,63 mq, (5) bagno 5,48 mq, (6) ba- gno 3,38 mq, (7) camera 16,71 mq, (8) disimpegno 2,76 mq, (9) camera 18,94 mq, (10) camera 6,44 mq, (11) camera 11,22 mq. Oggi la “Villa del Direttore” è interessata da una serie di interventi di restauro atti a conservare nel tempo le sue caratteristiche e a dotare l’immobile di nuove funzionalità. In particolare sono stati ripristinati i suoi caratteri architettonici attraverso un’attenta analisi della documentazione storica e la realizzazione di una serie di opere coerenti con il progetto originario sia per quanto concerne i materiali che sotto il profilo del disegno.
Inoltre, sono stati adeguati i locali alle nuove esigenze della committenza, mediante la parziale rivisitazione della distribuzione interna in chiave di un utilizzo residenziale legato alle attività del Parco e l’eliminazione delle barriere architettoniche. A tal fine, attraverso limitate modifiche planimetriche, gli ambienti sono stati suddivisi nei seguenti locali: (1) ingresso/soggiorno con angolo cottura 25,38 mq, (2) disimpegno 3,02 mq, (3) camera a due letti 16,36 mq, (4) bagno 4,25 mq, (5) camera a due letti 15,53 mq, (6) disimpegno 2,64 mq, (7) camera a due letti 16,34 mq, (8) bagno 4,64 mq, (9) disimpegno 3,79 mq, (10) camera a due letti 20,64 mq, (11) camera a due letti 18,94 mq, (12) bagno 5,40 mq. Le modifiche interne sono state ottenute attraverso la parziale demolizione delle murature divisorie in laterizi forati e la successiva ricostruzione secondo i disegni di progetto. Internamente si è inoltre proceduto alla rimozione e ripresa degli intonaci ammalorati, al ripristino della pavimentazione in graniglia attraverso la rimozione delle piastrelle e la realizzazione di un nuovo sottofondo armato.
All’esterno si è posta particolare attenzione alla rimozione e ripresa degli intonaci ammalorati e non coerenti con il progetto originario, utilizzando anche intonaci deumidificanti nelle parti più esposte ai fenomeni di risalita capillare dell’umidità, alla ricostruzione di pergole e parapetti come in origine, alla sostituzione degli infissi con tipi in legno dello stesso disegno e vetrocamera. Sulla facciata posteriore, inoltre, è stata costruita una nuova rampa per il superamento delle barriere architettoniche che si inserisce armoniosamente nel disegno della facciata.
La colonia penale di Porto Conte. Il sistema carcerario e il restauro dell’architettura moderna in Sardegna
di Giorgio Peghin edito da Delfino Carlo Editore, 2015. Acquista su Amazon
Progetto candidato per i Premi In/Archtettura 2020, promossi dall’Istituto Nazionale di Architettura e dall’ANCE